Samantha Geimer aveva 13 anni
quando fu violentata nel 1977 da Roman Polamski che allora ne aveva 44. Quella
violenza avvenne nella casa di Jack Nicholson che di anni ne aveva 40 e che si
cimentava con film progressisti come “Qualcuno volò sul nido del cuculo” del 1975.
Nada ha oggi undici anni, vive a
Sana’a, nello Yemen. Si è ribellata ai suoi genitori e al suo destino di sposa
bambina venduta a un adulto sconosciuto. E’ stata aiutata da uno zio ed è
riuscita a raccontare la sua storia in un video su YouTube. Ha detto: «Sono una bambina e voglio realizzare i miei sogni, mia zia fu
costretta a sposarsi e si è uccisa. Io voglio andare a scuola e aiutare altre
bambine. Voglio dire alle madri e ai padri: non uccidete i nostri sogni».
Le
due vicende per una coincidenza sono presenti insieme nei giornali di oggi e su
internet e provano che nella sfavillante Los Angeles dell’avvento stupro di una
tredicenne, e nella magica Sana’a del
mancato stupro di una undicenne, il posto che la donna occupa è lo stesso con l’aggravante
per Los Angeles che nello Yemen non lo nascondono.
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