Quando si è tecnici, professori e si è al governo della cosa pubblica, al governo dei nostri soldi, la prima cosa a cui ci si riferisce è lo stato in cui ci si trova.
Con riferimento alle pensioni - argomento particolarmente caro al governo dei tecnici - prima di prendere una qualsiasi decisione, si informano i cittadini della situazione finanziaria dell'INPS.
Si informano i cittadini della situazione delle varie gestioni INPS, del loro equilibrio economico: chi è in attivo e chi è in difficoltà e poi si procede alle correzioni là dove c'è bisogno.
Viceversa la comunicazione del governo dei tecnici è quasi magica, surreale, vaga.
Oggi abbiamo letto sulla stampa che la riforma delle pensioni sarà annunciata «verosimilmente entro pochi giorni».
Una riforma può essere annunciata «verosimilmente»?
Ed ancora nelle misure che adotterà il Cdm il 5 dicembre ci sarà «forse l'accelerazione di alcuni sentieri di adeguamento.....».
«Sentieri di adeguamento»?
E sarà una riforma improntata sulla «flexicurity».
«flexicurity»?
Questo è un linguaggio paranormale.
Il governo dei tecnici ha forse intenzione anche di distribuire alla popolazione vetrini colorati e biglie luccicanti?
E' questo il rispetto che si ha verso i cittadini italiani?
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