I termini.
La famiglia Englaro procedendo come ha proceduto in questi anni ha cercato di rispettare la volontà della figlia rispetto alla situazione tragica in cui si trova.
Poichè Eluana ormai da 17 anni non può più esprimere alcun tipo di volontà, suo padre ne è il tutore legale.
Il padre e la madre, hanno atteso fino ad ora che la volontà della figlia venisse riconosciuta. Ciò è avvenuto al più alto grado con il pronunciamento della Corte di Cassazione.
Il pronunciamento della Cassazione è stato il nulla osta perchè la volontà di Eluana Englaro fosse rispettata.
Contro il pronunciamento della Cassazione che sanciva il rispetto della volontà di Eluana, il Ministro Sig. Sacconi ha avvertito delle conseguenze negative cui sarebbero andate incontro le strutture sanitarie che avessero accolto Eluana. Ma l'intervento non ha sortito l'effetto da lui voluto.
Alla vigilia dello spostamento definitivo di Eluana per poterne rispettare la volontà, visto che nè l'intervento del Ministro Sig. Sacconi nè gli interventi della Chiesa a vari livelli, vaticani ed italiani hanno sortito l' effetto voluto, c'è stato l'intervento del Presidente del Consiglio che è andato ad affiancare quelli della Chiesa e del mondo cattolico.
A questo punto bisognava decostruire la figura del padre di Eluana. Dividere il Sig. Beppino Englaro, dalla figlia Eluana e di conseguenza dalla volontà di sua figlia per poter affermare che il Sig. Englaro non riporta la volontà della figlia.
E così è stato fatto.
Il Presidente della Regione Lombardia Sig. Formigoni ha detto:
"Eluana rischia dunque di morire sulla base di una volontà solo presunta....." (il Giornale.it n. 34 8.2.2009).
Il Presidente del Consiglio Sig. Silvio Berlusconi:
"La nostra è la cultura della vita e della libertà, dall'altra parte c'è la cultura della morte e dello statalismo" (Il Tempo.it 8.2.2009).
Ma la primogenitura di questo tipo di argomentazioni non è stata nè del Sig. Formigoni, nè del Sig. Berlusconi ma è stata de l'Avvenire, quotidiano dei Vescovi italiani, del 5 febbraio 2009 pag. 7, che non solo squalifica il padre di Eluana, ma sollecita la moglie Saturna Englaro a dissociarsi dal marito e convincerlo che sbaglia. (Ma l'unità della famiglia non era un valore?).
L'articolo è presentato così:
"il caso
Le persone a lei vicine si rivolgono a Saturna, la mamma di Eluana. "Non crediamo che vorrebbe vederla spegnersi per la fame e la sete. Non ha mai parlato finora: lo faccia adesso. Convinca il marito". E spuntano altre testimonianze di conoscenti della giovane: "Con lei non si parlava di morti o di incidenti: amava la vita".
SOFFERENZE DI FAMIGLIA
"La volontà del padre. E la madre? il mistero di una presenza assente. Le sue amiche: andava da lei fino a 2-3 anni fa."
Si legge della Signora Saturna che:
"In questi anni, Saturna non è mai apparsa, non ha mai rilasciato interviste; ha sempre lasciato andare avanti il marito del quale (così almeno dicono le carte e gli appelli lanciati persino al presidente della Repubblica) avrebbe condiviso l'operato. Ma qual è davvero la sua volontà?"
Con una tecnica da pedagogo più che da giornalista che vuole formare più che informare, si butta là un "così almeno dicono le carte..." ed un "avrebbe condiviso l'operato".
Il diritto alla privacy a cui il nostro Presidente del Consiglio è tanto sensibile in questo articolo è del tutto ignorato. Si scrive della vita famigliare degli Englaro, non si sa con quale titolo, dei bei tempi andati, delle vacanze al mare con Eluana fino ad arrivare a farsi questa domanda:
"Ma adesso vorrebbe vederla morire di fare e di sete?", ed a darsi questa risposta incredibilmente in nome delle donne, delle mamme di Lecco, nonchè delle amiche più care della Signora Saturna:
"Le donne, le mamme di Lecco, le sue amiche più care sono certe di no, perchè è impossibile che una di loro, una che abita a pochi metri dalle loro case, una "signora tanto fine e gentile", possa chiedere - di più, invocare - una fine tanto terribile per la figlia amatissima. Perchè Saturnia, e su questo le testimonianze sono concordi, non ha mai smesso di amare Eluana. E di sperare."
Poi è descritta la differenza di qualità tra l'amore paterno e quello materno:
"Perchè, certo, il papà ti stringe tra le sue braccia forti, ma è la mamma che ti avvolge, che ti copre con un calore che, quando lo provi, non lo dimentichi più. E Saturna faceva cosi' con Eluana.''
Si descrive poi il rapporto di Eluana bambina con la madre, sempre secondo le donne di Lecco e le sue amiche piu' care:
''No, le donne di Lecco, le sue amiche piu' care (che vogliono mantenere il riserbo pubblico sulla loro identita'), non credono che adesso la voglia vedere morire di fame e di sete. Lei che, quando Eluana e' nata, le ha offerto il proprio latte, l'ha cullata quando non stava bene e coccolata con tenerezza, provando una gioia grande nel sentire quel tipico "odore di neonato" che dura poco ma non si scorda piu'. Un legame che ha unito sempre piu' madre e figlia. Con Beppino spesso in viaggio per lavoro, la casa era riempita dalle loro ......".
L'articolo termina con queste parole:
"Le carte dicono che approva l'operato del marito, ma continua a comperare vestiti a Eluana. Forse, in cuor suo, spera che le possano ancora servire.''
Con questo tipo di articoli non si entra solo nella vita delle persone ma sacrilegamente persino nella loro coscienza.
Si vuole mettere in dubbio le dichiarazioni del Sig. Englaro sottoscritte dalla moglie, con le credenze ''non credono che adesso la voglia vedere morire di fame...'' delle non meglio definite ''donne di Lecco'' e di persone anonime che vengono definite da chi ha scritto l'articolo ''le sue amiche piu' care''. Queste sono le credenziali inesistenti di questo articolo.
Ma per chi ''detiene la Verita' '' questi sono dettagli inutili.
La Menzogna piu' grande infatti non e' il ''dire bugie'' ma il ''detenere la Verita' ''.
lunedì 9 febbraio 2009
La Menzogna
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