venerdì 11 febbraio 2011

Ferrara intervista Togliatti: perchè attacco i PM

C'è da immaginarselo Ferrara che scrive le domande, che scrive le risposte e poi le manda al Migliore che le legge.
Il Migliore ringrazia e scrive: "Vi chiedo scusa se, nel rivedere, io abbia rielaborato in alcuni punti il testo preparato da voi. L'importante è che voi date al pubblico una esposizione in cui ogni cosa è vera e certa, fondata [...] su dati oggettivi e su documenti."
La conversazione continua con il racconto del Migliore baciato dalla Provvidenza, che: "vinto il concorso per la borsa di studio, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Fu una decisione improvvisa, strana [...] Insistettero per questo mutamento i parenti materni, che parlavano della molteplicità di carriere cui una laurea in legge apre le porte". Ora il Migliore dice che "quella fu un'astuzia della Provvidenza."
Togliatti poi ricorda quando si trovò sotto attacco quando "le sedi popolari furono espugnate a cannonate e gli squadristi, sicuri, ripresero la loro barbara caccia all'uomo. Togliatti fu dappertutto, nel centro e nei borghi".
Poi quando lo stato si scatenò contro il Migliore ed i suoi, egli dichiarò: "La politica attuale dello Stato borghese è tipicamente dittatoriale. [...] scompare ogni divisione tra potere e potere e indipendenza di potere [...] Esercito, magistratura, polizia, burocrazia sono strumenti del potere accentrato dello Stato [...] Il governo tenta di togliere anche al Parlamento gli ultimi poteri, mentre di fatto ogni attività legislativa è oramai passata nelle mani della burocrazia e del governo."
Sì è vero, questa non è l'intervista di Ferrara a Berlusconi. E' l'intervista conversazione di Maurizio Ferrara, padre di Giuliano Ferrara, a Palmiro Togliatti allora capo del Partito Comunista Italiano, chiamato anche, perchè non vi fossero dubbi, il Migliore.(Conversando con Togliatti, di Marcella e Maurizio Ferrara, Edizioni di Cultura Sociale, Roma, 1953, pag. 16,17,94,101).
La famiglia Ferrara prima con il padre ed ora con il figlio è stata con "il Migliore" di turno.
L'Unità prima ed il Foglio poi hanno avuto la mission di celebrare allora il Migliore Togliatti, oggi il Migliore Berlusconi.
L'Unità organo del Partito Comunista Italiano su cui per più di due decenni aveva scritto Maurizio Ferrara, diventandone direttore gli ultimi anni, chiamava DDR, Repubblica Democratica Tedesca uno stato comunista a partito unico che nulla aveva di democratico. In virtù di questo gioco di parole chi allora era contro la DDR, era automaticamente contro la democrazia.
Oggi si ripete la storia con il Popolo della Libertà. Chi è contro il Popolo della Libertà ed il suo leader è contro la Libertà ed è un antidemocratico.
Il Foglio organo della Convenzione della Giustizia di cui è direttore Giuliano Ferrara riporta la dichiarazione di Berlusconi in questo senso: "C'è un piano antidemocratico, gestito da procure spionistiche e con giacobini al seguito, per liberarsi di me evitando il voto."
Dopo avere esposto la sua difesa, Berlusconi termina facendo precedere i suoi buoni propositi da questa constatazione: "I sondaggi e l'aria del tempo ci dicono che la maggioranza dei cittadini.......".
Qui siamo alla fondazione di una nuova disciplina la aerosofia. che si basa sulla lettura dei sondaggi e sull'annusamento dell'aria per decidere il da farsi.
Ma il numero de Il Foglio dell'11 febbraio 2011 bisognerebbe distribuirlo nelle scuole perchè è pedagogico, è il miglior informatore di se stesso verso l'esterno.
Un vettore inconsapevole dei residui del socialismo reale trapiantati nel capitalismo. Sono presenti tutti dai comunisti ortodossi del PCI agli appartenenti ai gruppi alla sua sinistra più o meno arrabbiati ora approdati al capitalismo. Inutile citarne i nomi, ormai svolgono funzioni, sono funzioni.
Se su Il Foglio di oggi in prima pagina vi è la difesa di Berlusconi, all'interno vi è una pagina intera di pubblicità di PUBLITALIA 80 del Gruppo Mediaset.
Un numero pedagogico appunto.











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