Ci ricordiamo Bossi
che diceva al proprio gregge di avere milioni di persone con
le armi pronte a lottare per la Padania?
Ce lo ricordiamo
Berlusconi cosa ha detto al proprio gregge a proposito del Parlamento, dei
Magistrati di qualsiasi istituzione che percepisce come a lui ostile?
Vediamo in questi
giorni Grillo, l’ultimo della serie, cosa dice al proprio gregge dopo l’elezione
del nuovo Presidente della Repubblica: è un colpo di Stato.
Come ogni pecoraio che
si rispetti ognuno di questi manda avanti le proprie pecore.
Grillo ieri ha avuto
un comportamento esemplare in questo senso.
Ha gridato al colpo di
Stato. Ha invitato gli italiani ad
andare in milioni tutti a Roma che lui sarebbe arrivato per vincere o “morire”
(si intende solo politicamente e comunque di morte lenta).
Non ha né vinto, né è
politicamente morto: semplicemente non si è presentato all’appello da lui
stesso lanciato.
Ci trattano come
pecore e noi non capiamo proprio per questo che non sono uomini politici ma
solo pecorai (con tutto il rispetto per tutti i pecorai veri).
P.S. – E i dirigenti del Partito Democratico?
Pecorai senza gregge.
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