sabato 24 aprile 2010

La liberazione: Probo un probo sconosciuto

La storiografia è spesso la riproposizione del più vecchio mestiere del mondo che fa diventare la storia la prostituta di chi è in quel momento al potere.
Anche quest'anno il XXV aprile festa della Liberazione dell'Italia dai fascisti italiani e dai loro alleati nazionalsocialisti tedeschi, è accaduto.
Quando la storia era raccontata dai comunisti l'esercito degli Alleati non aveva liberato ma occupato l'Italia.
Oggi che i fascisti per procura sono andati al potere o nelle sue vicinanze e sono loro a raccontare la storia ci si dice che sono stati solo gli Alleati a liberare l'Italia.
In ambedue le storie c'è una assenza: quella degli italiani. La storia così raccontata cancella proprio gli italiani.
Per fortuna gli italiani antifascisti ed antinazisti erano invece ben presenti nella storia.
Ho qui davanti a me nella sua concretezza storica un Certificato al Patriota firmato dal Generale Alexander, Maresciallo Comandante Supremo Alleato delle Forze nel Mediterraneo Centrale, rilasciato al partigiano e patriota C. Probo. Eccone il testo completo:
"Certificato al Patriota
NEL NOME DEI GOVERNI E DEI POPOLI DELLE NAZIONI UNITE, RINGRAZIAMO C. Probo
DI AVERE COMBATTUTO IL NEMICO SUI CAMPI DI BATTAGLIA, MILITANDO NEI RANGHI DEI PATRIOTI TRA QUEGLI UOMINI CHE HANNO PORTATO LE ARMI PER IL TRIONFO DELLA LIBERTA', SVOLGENDO OPERAZIONI OFFENSIVE, COMPIENDO ATTI DI SABOTAGGIO, FORNENDO INFORMAZIONI MILITARI.
COL LORO CORAGGIO E LA LORO DEDIZIONE I PATRIOTI ITALIANI HANNO CONTRIBUITO VALIDAMENTE ALLA LIBERAZIONE DELL'ITALIA E ALLA GRANDE CAUSA DI TUTTI GLI UOMINI LIBERI.
NELL'ITALIA RINATA I POSSESSORI DI QUESTO ATTESTATO SARANNO ACCLAMATI COME PATRIOTI CHE HANNO COMBATTUTO PER L'ONORE E LA LIBERTA'.
Firmato
H.R. Alexander
Maresciallo Comandante Supremo Alleato delle Forze
nel Mediterraneo Centrale


Per capire di cosa si parla in questo certificato al partigiano e patriota Probo non affidiamoci alla memoria o all'emozione, ma alla documentazione su di esso.
Dal Libretto Personale rilasciato dal Ministero dell'Italia Occupata al giovane Probo - aveva 19 anni quando è diventato partigiano nel marzo del 1944 - si ricava che i suoi campi di battaglia sono stati Fanano, Montefiorino, Val Panaro e Lizzano in Belvedere. La sua permanenza nelle formazioni partigiane è stata dal 1944 all'aprile 1945.
In quei territori e quelle date sui "campi di battaglia" citati nel Certificato del Generale Alexander, combattevano da una parte patrioti partigiani italiani come Probo e dall'altra fascisti italiani uniti ai nazionalsocialisti tedeschi.
Da un altro documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, veniamo a sapere che le qualifiche gerarchiche partigiane sono state per il giovane Probo le seguenti:
"Capo Squadra con 21 uomini - corrispondente a Sergente Maggiore.
Comandante di Formaz. con 142 uomini - corrispondete a Tenente.
Capo Nucleo con 10 uomini - corrispondente a Sergente" .
La solennità e la grandezza di quei combattenti per l'onore e la libertà - parola oggi anch'essa prostituita - sta tutta nel fatto che sono stati semplicemente "ringraziati" per quello che avevano fatto.
In quell'TALIA RINATA, tanto semplicemente quanto solennemente si ringraziava NEL NOME DEI GOVERNI E DEI POPOLI DELLE NAZIONI UNITE, chi aveva COMBATTUTO PER L'ONORE E LA LIBERTA'.
In quest' ITALIA RIMORTA si ringrazia, nel NOME DI SE STESSI, chi si compera per essersi fatto comperare.
Da noi Probo, da chi si sente ancora parte della tua ITALIA RINATA, un semplice e solenne:
Grazie Probo.



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