lunedì 24 dicembre 2012

BUON NATALE 2012

BUON NATALE A TUTTI

L'ultimo in Italia con i negozi e gli ipermercati chiusi.
L'ultimo in Italia con gli schiavi che non lavorano:
dal prossimo Natale gli schiavi saranno liberi sì... ma di lavorare.
Questo è il bispensiero liberale quello dei professori liberalizzatori 
che parlano un inglese da medie inferiori,
che difendono la famiglia, la loro, 
e la qualità della vita, la loro.

BUON NATALE A TUTTI

Liberiamoci sobriamente dei liberalizzatori

BUON NATALE A TUTTI

La dignità di Alcide De Gasperi Presidente del Consiglio italiano

Il Governatore della Regione Italia, come si è fatto  chiamare il Capo del Governo tecnico alla presentazione di un suo libro dalla sua coautrice, in questi giorni ha citato più volte De Gasperi.
Utilizzare la  dignità di uno statista come De Gasperi è  facile, ma non ci può essere alcuna vicinanza tra un Capo di un Governo tecnico o Governatore della Regione Italia (Nomen omen) cooptato ed un Presidente del Consiglio italiano come De Gasperi eletto.  
Ci sono due episodi - per lo più misconosciuti - della vita di De Gasperi che valgono essi soli a farci intravedere la dignità di quell'uomo.
Nel 1926 De Gasperi venne sequestrato dai fascisti a Vicenza e sottoposto ad un processo con relativo interrogatorio da parte del locale segretario politico fascista. Il sequestro si concluse in modo non cruento con un telegramma del deputato fascista Starace che si riprometteva di dare a De Gasperi una "abbondante dose di ceffoni". L'anno seguente ciò che non fecero i fascisti lo fece il regime fascista. Infatti De Gasperi venne arrestato insieme alla moglie Francesca in treno a Firenze. Restò in carcere tre mesi prima del processo nel quale verrà condannato per tentato espatrio a quattro anni di reclusione ed a 20.000 di multa. Nel 1928 gli venne concessa la grazia per l'intervento del vescovo di Trento ma con l'obbligo di non abbandonare Roma. Questo procurava seri problemi di sussistenza a sé, doveva vivere in una stanza d'albergo a Roma, ed alla sua famiglia che si trovava a Borgo Valsugana. Scriveva De Gasperi: "E poi, se io arrossisco al pensiero che non posso provvedere alla mia famiglia, quanto non deve pesarmi l'ammissione che nemmeno basto a me stesso?"
Il secondo episodio si è verificato quasi alla fine della sua vita, nel 1952. Episodio che coinvolge De Gasperi come fedele cattolico e  Presidente del Consiglio italiano e che coinvolge  Pio XII sia come Papa che come Capo di Stato della Città del Vaticano.
Per  De Gasperi convinto cristiano, i rapporti con i vari pontefici non furono mai facili, lui che visse per lunghi anni prima in Vaticano - per sfuggire al regime fascista - e poi a Roma, non ebbe frequentazioni con i papi. Dei suoi anni in Vaticano disse: "Vissi allora rifugiandomi nello studio dei secoli passati. Mai ebbi contatti o relazioni con la politica vaticana, né l'onore di conversare con Pio XI.
Con Pio XII non ebbe maggior fortuna. Nel giugno del 1952 in occasione del suo trentesimo anniversario di matrimonio e dei voti perpetui della figlia suor Lucia, De Gasperi e sua moglie chiesero attraverso l'ambasciata italiana in Vaticano, un'udienza pontificia. La risposta che dovette portare a De Gasperi dal Vaticano l'ambasciatore italiano Mameli fu negativa. Così rispose per iscritto De Gasperi:
"Come cristiano accetto l'umiliazione benché non sappia come giustificarla; come presidente del Consiglio italiano e ministro degli Esteri, la dignità e l'autorità che rappresento e della quale non mi posso spogliare anche nei rapporti privati, m'impone di esprimere lo stupore per un rifiuto così eccezionale e di riservarmi di provocare dalla Segreteria di Stato un chiarimento."
Questo è l'ordine di grandezza del Presidente del Consiglio italiano De Gasperi: la dignità e l'autorità...appunto. 
(Le notizie ed i brani degli scritti di De Gasperi sono tratti dal libro della figlia Maria Romana C. De Gasperi, De Gasperi uomo solo, Mondadori, Verona, 1965, pag.127, 318, 335).  

venerdì 8 giugno 2012

UNO SPETTRO S'AGGIRA PER L'EUROPA, E' LO SPETTRO DELLA DEMOCRAZIA

La notizia è clamorosa e contraddice tutto ciò che ci hanno raccontato in questi mesi di governo dei tecnici: la Francia ha abbassato l'età pensionabile a 60 anni.
Ma dov'è in tutto questo il fantasma della democrazia?
Nel modo in cui si è data la notizia in Italia. Per importanti giornali la notizia infatti non è che in Francia si va in pensione a 60 anni ma che:
"Francia: rischia taglio rating con abbassamento età pensione", ed ancora
"Francia: prime critiche dopo abbassamento età pensione, rating sovrano a rischio downgrade"(IlSole24Ore, 7.6.2012);
"Francia: prime critiche dopo l'abbassamento età pensione, rating sovrano a rischio downgrade"
(La Stampa, 7.6.2012).
Il fantasma della democrazia è tutto in quei titoli di giornali, titoli di chi desidera nel contempo  la verità e in più la conformità ad un determinato pensiero prestabilito.
Da questo nasce la menzogna e l'errore.
Uno spettro s'aggira per l'Europa, è lo spettro della democrazia seguito da un nugolo di zombi in
doppio petto o maglioncino girocollo.

martedì 29 maggio 2012

IL MONDO DEL CALCIO E IL MONDO DELLE BANCHE


Oggi il Capo del Governo dei tecnici  ha detto:
"E' triste e fa rabbrividire quando il mondo dello sport si rivela un concentrato di fattori
deprecabili";
"Trovo inammissibile che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio".


Oggi il Capo del Governo dei tecnici non ha detto:
"E' triste e fa rabbrividire quando il mondo delle banche si rivela un concentrato di fattori
deprecabili";
"Trovo inammissibile che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle banche".

Attendiamo con fiducia.

CONTRO NATURA

Un membro del governo con riferimento alle nuove scosse di terremoto di oggi ha detto che
"Non è naturale che crollino edifici ogni volta che la terra trema".
Non è naturale come non è naturale che esista un governo di un paese democratico
composto da non eletti che si credono eletti.
Dove il primo eletti sta per nominati per via d'elezione.
Dove il secondo eletti sta per i più pregiati tra i simili o coloro che Dio ha scelto.

lunedì 28 maggio 2012

QUANDO LA POLITICA ERA "ALTA"

All'inizio del 1964 Palmiro Togliatti leader da decenni del Partito Comunista Italiano, che perché non ci fossero dubbi, era detto il Migliore, comunicava a Guido Fanti, consigliere al Comune di Bologna:
"Tu farai il sindaco". E Fanti divenne Sindaco di Bologna.
Queste erano in quel tempo le "primarie" nel Partito Comunista Italiano che in occasione delle elezioni comunali a Bologna si presentava come "Lista Due Torri". Praticamente una lista civica.




Segno dei tempi

Vaticano: né cardinali, né donne tra i 'corvi'.

Dal sesso degli angeli, al sesso dei corvi!

sabato 19 maggio 2012

MELISSA e LA MILLE MIGLIA

Oggi alle 18 a Bologna c'è stata una manifestazione di solidarietà con le vittime del criminale
attentato alle ragazze di una scuola di Brindisi.
Poca gente ferma per un quarto d'ora, tanto è durata la manifestazione, nel mare di persone
che il sabato inondano il centro di Bologna.
A pochi metri da Piazza Nettuno, luogo della manifestazione, hanno continuato a sfrecciare
le auto d'epoca della Mille Miglia guidate da ricchi di questa nostra epoca che non si sono
fermati neppure un attimo per testimoniare il loro dolore per quanto accaduto a Brindisi.
Da lontano le auto giungevano con il loro rombo, passavano depositando i loro rumorosi peti, poi
sparivano nel loro mondo parallelo dal quale Melissa, la sua morte e chi manifestava il proprio dolore
sono lontani mille miglia.

PUNTUALI NORMALI ASSASSINI HANNO UCCISO MELISSA

Puntuali  si sono messi all'opera.

In mezzo a votazioni, crisi, disagio sociale, anniversari, dolore di questo periodo,
puntuali hanno colpito delle studentesse inermi ed ignare, hanno colpito la scuola pubblica.

Verrebbe voglia di classificarli come pazzi sanguinari, come mostri non appartenenti al genere umano.
Questo ci viene da dire e così allontanare dalla nostra umanità gli autori di questo atto criminale.
Non sappiamo chi sono, ma sappiamo cosa sono.
Sono persone che fanno una vita normale.
Sono uomini e/o donne che vivono in mezzo a noi.
Sono uomini e/o donne che della loro normalità si fanno scudo, si confondono in essa.
Sono uomini e/o donne che hanno figli e mariti, figlie e mogli. Festeggiano compleanni, natali, matrimoni e nel contempo portano morte e dolore.
Questo ci deve fare pensare. Ci deve fare pensare, ci deve togliere il sonno: che razza di normalità è mai diventata quella del nostro Paese che consente a criminali vigliacchi impotenti come questi di confondersi in essa?
Melissa perdonaci non abbiamo saputo proteggere la tua giovane vita.










martedì 8 maggio 2012

In TV vedere se stessi, in politica votare se stessi

Oggi tutti commentano il voto di ieri. Il fatto nuovo è l'affermazione del Movimento 5 Stelle sponsorizzato da Beppe Grillo, che oggi comprensibilmente contento ha sintetizzato così la vittoria: "Qui siamo veramente a un cambiamento epocale di pensiero della politica. I cittadini votano se stessi."
Questo cambiamento si inserisce in un trend che nel mondo dello spettacolo televisivo è già avvenuto da molti anni.
La TV precedente quella di oggi presentava attori che recitavano, proponevano testi, idee, commedie, storie, film anche d'autore. Da una parte c'erano gli attori e dall'altra i telespettatori che non guardavano se stessi ma sentivano idee, concetti in una parola c'era cultura.
Poi con l'avvento della TV commerciale gli attori sono andati via, via scemando ed hanno lasciato il posto ai telespettatori, fino ad arrivare a programmi in cui tra chi è in studio e chi è a casa a guardare non c'è nessuna differenza sostanziale. La TV non  più  veicolo di idee e cultura ma un contenitore che esiste a prescindere dai contenuti: basti osservare che l'unica cosa intangibile della Tv di oggi è la pubblicità.
C'è da augurarsi che non capiti lo stesso nella politica, che il cambiamento epocale non si limiti solo al fatto che i cittadini votino se stessi, ma che i "se stessi" votati lungi dal limitarsi a formare il contenitore Movimento 5 Stelle, abbiano una cultura, idee, progetti, che possano stimolare e migliorare la nostra vita e non solo registrare elenchi di necessità più o meno necessarie.
Detto questo il Movimento 5 Stelle difficilmente potrà peggiorare la situazione in cui oggi si trova l'Italia.




mercoledì 4 aprile 2012

TECNICI E POLITICI "RISERVATI"

Ieri 3 aprile 2012 l’Unità titolava:

« Lavoro, vertice “riservato” Monti-Bersani »

Oggi 4 aprile 2012 chi dei due avrà preso la

pillola del giorno dopo?

giovedì 29 marzo 2012

PASSERA PASSERA'

A quasi cinque mesi dall'insediamento del Governo dei Tecnici, Passera Ministro dello Sviluppo economico in audizione alla commissione Bilancio della Camera ha tra l'altro detto, come riporta l'Ag. ANSA:

"Siamo nel pieno di una seconda recessione e questo trend, se dobbiamo prendere per buone le previsioni, durerà tutto l'anno"[...]

"Si è creato un vero e proprio credit crunch"[...]

“Sulle semplificazioni «l'idea è di presentare ogni 2-3 mesi un pacchettone che tocchi la vita delle famiglie ma soprattutto delle imprese, e in particolare delle Pmi». Passera ha aggiunto: «sappiamo quanto bisogno c'é» di semplificazioni.”

Dopo le "polpette" e le "paccate" della Fornero, abbiamo il "pacchettone" di Passera.

Il linguaggio di questo governo è sempre più tecnico.

Anche Passera passerà.

DA TOKIO IL LARGO CONSENSO POPOLARE

Il Presidente del Consiglio italiano è a Tokio, ed ha detto:

“il nostro Governo ha un alto consenso” in Italia.

In tempo reale stamattina a Tokio, Hiroshima e Fukoka sono state eseguite tre

condanne a morte per impiccagione.

Il Ministro della Giustizia Toshio Ogawa del Governo giapponese ha detto:

“La pena capitale ha il sostegno popolare” in Giappone.

Un chiaro esempio della qualità della globalizzazione del consenso popolare.

domenica 11 marzo 2012

Bologna 11 marzo 2012 - 11 marzo 1977

35 ANNI CHE E' STATO UCCISO FRANCESCO LO RUSSO

domenica 4 marzo 2012

4.3.2012 - Lucio Dalla, Bologna, Piazza Grande

Oggi verrà sepolto Lucio Dalla un grande artista.

In queste occasioni si ha il trionfo dei luoghi comuni. Si creano realtà virtuali per note di colore più o meno locale.

A Bologna non c’è piazza Grande ma piazza Maggiore che nessun bolognese ha mai chiamato piazza Grande.

Piazza Grande è così solo il titolo di una canzone di Lucio Dalla, che nessun bolognese ha mai identificato o collegato con piazza Maggiore.

In piazza Maggiore a Bologna non ci sono panchine dove improbabili barboni possano sedere o sdraiarsi a dormire.

Piazza Maggiore è, per così dire, il “salotto buono” della città tenuto il più pulito possibile anche dal punto di vista sociale.

Lucio Dalla e la sua vita era più simile a piazza Maggiore che a piazza Grande. Dalla ha abitato nel ricco centro storico di Bologna. Via D’Azeglio dove ora viveva, è una tra le più eleganti ed esclusive vie di Bologna a pochi metri da piazza Maggiore. Una delle poche via di Bologna isola pedonale. Una via della ricca e discreta Bologna dove i palazzi si sviluppano all’interno, con chiostri e cortili mentre le facciate sulla strada, spesso modeste rispetto all’interno, non fanno sospettarne il contenuto.

La Bologna dei notai, degli avvocati, dei proprietari, ognuno, di decine o centinaia di appartamenti affittati ai circa ottantamila studenti dell’Università. La Bologna che si definiva la “bologna bene”.

Quella Bologna tanto anonimamente benestante che nei campanelli sulle porte delle abitazioni non vi ha indicato nessun nome, ma uno spazio bianco o un altrettanto anonimo numero.

Lucio Dalla abitava in quella parte di Bologna, che non ha nulla di popolare, ma che al massimo può essere generosa con i “barboni di piazza Grande” perché fa beneficenza.

Al contrario della Bologna vissuta e descritta, per esempio, da Guccini – coetaneo di Dalla - che quando ha abitato a Bologna lo ha fatto in un quartiere popolare, “fuori porta”, dove quando in una canzone ha descritto i vicini di casa ha cantato di modesti e timidi pensionati, con le loro vite sconosciute.

Dalla se avesse fatto canzoni – che non ha fatto - sui suoi vicini di casa avrebbe dovuto parlare di avvocati, notai, industriali etc.

Guccini proprio grazie alla sua esperienza esistenziale ha così potuto scrivere Bologna in una canzone piena di amore, che tocca il cuore ed il cervello.

Lucio Dalla no.

Francesco Guccini ha poi lasciato Bologna dopo decenni che vi abitava perché la “sua Bologna non c’era più”.

Lucio Dalla, “dentro porta”, non ha mai lasciato il centro del centro di Bologna, perché mano a mano che spariva la “Bologna di Guccini, delle osterie”, avanzava la “Bologna di Dalla, la bologna bene”.

Per Lucio Dalla è stato scelto di fare il funerale il giorno del suo compleanno anche se di domenica, giorno in cui di regola non si celebrano funerali. Se queste coincidenze anche se forzate hanno un significato, il fatto che la sua morte è avvenuta la Svizzera può essere significativo.

Con tutto ciò un grazie a Lucio Dalla per quello che ci ha donato con la sua arte,

da un bolognese nato.

giovedì 1 marzo 2012

E' MORTO LUCIO DALLA

ciao!

martedì 28 febbraio 2012

IMU – “Il principio è: chi non lucra non paga

Il 27.2.2012 in una interessante intervista ad Avvenire, il sottosegretario Polillo ha detto che per l’IMU (virgolettato): “il principio è: chi non lucra non paga”.

Questo principio però non vale per tutti i cittadini italiani. Quei cittadini che possiedono non la prima, ma l’unica casa, cioè solo quella in cui abitano, evidentemente non lucrano nulla ma debbono ugualmente pagare l’IMU, e poi subiranno il forte aumento del valore catastale.

Allora il principio che fine ha fatto?

Ma evidentemente in Italia i principii riguardano solo i principi, il resto, il creduto gregge deve subire la “legge di natura” che ha stabilito anche che in questa nostra Italia si abbiano i lavoratori italiani che occupano gli ultimi posti nella scala dei guadagni medi annui europei con 23.406 euro lordi, contro i 41.100 euro lordi annui medi dei lavoratori tedeschi.

Ugualmente la stessa “legge di natura” stabilisce che in Italia i parlamentari italiani guadagnino 140.500 euro l’anno, contro i 90.000. di tedeschi.

Quindi i parlamentari italiani guadagnano sei volte di più della media di un lavoratore italiano, mentre i parlamentari tedeschi guadagnano poco più di due volte in più della media di un lavoratore tedesco.

Questi sono i principii sui quali si basa la società italiana.

Urge cominciare ad andare “contro natura”.

lunedì 20 febbraio 2012

Dal sondaggio italiani popolo di masochisti?

Da un sondaggio committente Rai-Ballarò realizzato il 13 febbraio 2012 riportato sul sito http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/, parrebbe quello italiano un popolo di masochisti. Infatti

al quesito n. 5 - “Pensando ora ai tagli della spesa pubblica e alle altre misure adottate, lei direbbe che finora le decisioni del governo abbiano colpito soprattutto…?”

il campione rappresentativo della popolazione italiana avrebbe risposto:

i più poveri 44%

la classe media 37%

i più ricchi 2%

più o meno tutti in egual misura 15%

non sa, non indica 2%

al quesito n. 8 - “Dopo questi primi 100 giorni di Governo Monti, lei direbbe di guardare al futuro con più ottimismo o pessimismo?”

il campione rappresentativo della popolazione italiana avrebbe risposto:

con ottimismo 66%

con pessimismo 28%

non sa, non indica 6%

Viste queste risposte, oltre all’ipotesi italiani masochisti rimane solo quella che il campione non fosse rappresentativo ma formato solo da “i più ricchi”.

In entrambi i casi, se così fosse, il futuro sarebbe inguardabile.

Celentano la Chiesa e la cumbia di chi cambia

Con argomenti da don Abbondio, Celentano è passato per rivoluzionario, per disturbatore della Chiesa, per coraggioso censore di preti e frati.

I preti dovrebbero nientepopodimenoche per Celentano, non occuparsi di politica e parlare esclusivamente di Paradiso, Inferno, Diavoli, Angeli etc.

Quello di Celentano è un sacerdote preconciliare, un sacerdote del Concordato tra l’Italia fascista di Mussolini e la Chiesa di Pio XI che ha sottoscritto il Concordato del 1929 impegnandosi appunto a non occuparsi di politica.

In preparazione a quel Concordato, Pio XI ha così accettato di sciogliere il Partito Popolare ed il suo fondatore don Sturzo, un prete che siccome si occupava di politica per non finire in galera è dovuto espatriare per molti anni.

Il Concordato oltre ai vantaggi normativi ed economici per la Chiesa e la Santa Sede, stabiliva l’incredibile e cioè che uno Stato sovrano straniero, nel nostro caso la Città del Vaticano, risiedesse nel cuore della capitale – Roma – di un altro Stato sovrano, quello italiano: unico caso al mondo.

Ciò ha significato immettere nella capitale d’Italia, uno Stato sovrano che ha al suo vertice un regnante Sommo Pontefice sempre maschio, eletto da un ristretto numero di maschi cardinali, eletti a loro volta dai Sommi Pontefici precedenti. Un regnante assoluto che riunisce in sé il potere legislativo, esecutivo, giudiziario e repressivo.

Una tipologia di Stato che il mondo occidentale ha da tempo consegnato alla storia e che invece Regna et Impera attivamente a Roma.

Questo per dire che la denuncia di Celentano è commovente nella sua estraneità alla realtà.

Non esiste, né mai è esistita una Chiesa che non fa politica, che non si occupi cioè di sé stessa e di ciò che serve per aumentare i propri fedeli nella missione di fare coincidere gli abitanti della terra con gli abitanti della Chiesa.

La politica della Chiesa è quella di concedere di fondare partiti quando decide e lo ritiene utile a sé. Di concedere di poter sciogliere partiti quando ugualmente lo ritiene utile. Di fare cioè tutto ed il contrario di tutto, purché serva alla propria missione. E questo non per opportunismo, bontà o cattiveria, ma solo perché è nella sua struttura, nella sua ragione di esistere che trova una sua giustificazione teologica nella lettera di Paolo, non a caso, ai Romani.

La Chiesa infatti è indifferente alle istituzioni, come è indifferente alla storia. All’indomani del Concordato, questa volta con Hitler, su L’Osservatore Romano del 27 luglio 1933 si poteva leggere che:

Non sarà infatti superfluo ricordare che la Santa Sede tratta con gli Stati in quanto tali per assicurare i diritti e la libertà della Chiesa, prescindendo da ogni considerazione o apprezzamento di altra natura.”

Ieri inserita in un progetto totalitario, quello fascista, che non ammetteva che un partito unico il Partito Fascista appunto, la Chiesa ha accettato e ringraziato la Provvidenza per avergli inviato un uomo come Mussolini.

Oggi la Chiesa in un ambiente che si dice democratico, ha accettato di avere una visione pluralista, di impegnarsi nel sociale, di impegnarsi nel fare, di essere presente nel maggior numero di partiti con i suoi fedeli politici di professione.

Ed anche Celentano nell’episodio che lo riguarda ha potuto sperimentare tutto questo.

Sì l’anatema dei Vescovi, sacerdoti e fedeli a lui sfavorevoli, ma anche – e ha ringraziato – la solidarietà di sacerdoti e fedeli a lui favorevoli.

I primi e i secondi pienamente inseriti ed al servizio della stessa Chiesa.

In questo modo la Chiesa cattolica è veramente universale in quanto può occupare ogni posizione e spazio possibile in ogni contingenza.

Celentano deve sapere che la Cumbia di chi cambia può essere cantata da lui ma anche da un sacerdote a lui contrario in contemporanea…..prescindendo.

Lo spessore della classe politica italiana

Veltroni che ha fatto la carriera politica nel Partito Comunista Italiano

ci ha detto a suo tempo che non è stato comunista.

Veltroni ci ha pure detto a suo tempo che lasciava tutto ed andava in Africa…

ed è ancora qui.

Veltroni che oggi dice: “Governo Monti? Fa cose di sinistra…”.

Lo spessore della nostra classe politica è costante nel tempo.

sabato 11 febbraio 2012

Deutsche Bank

La Deutsche Bank ha creato un nuovo prodotto finanziario: si investe sulla vita o la morte delle persone.

Scrive Stefano Rodotà: "Il caso si può così riassumere. Si individua negli Stati Uniti un gruppo di cinquecento persone tra i 72 e gli 85 anni, si raccolgono con il loro consenso le informazioni sulle condizioni di salute, e si propone di investire sulla durata delle loro vite. Più rapidi sono i decessi, maggiore è il guadagno dell'investitore, mentre il profitto della banca cresce con la sopravvivenza delle persone appartenenti al campione" (la Repubblica 8.2.2012).
Questo nuovo prodotto finanziario ci suggerisce alcune riflessioni e domande.
Questa è la qualità dell'economia che produce scommesse, con le quali non si mangia come specie umana, ma si arricchisce come singoli.
Questa è la qualità delle persone che pensano questi prodotti e quella delle banche che li vendono.
Qual è la considerazione del lavoro e della vita, oggi che ci riempiono di meritocrazia e concorrenza e poi producono scommesse sulla morte?
E' questo che esprime la concorrenza?
Cosa c'è di meritevole in tutto ciò?



Qui Europa 2012: abbiamo un problema

La Germania per le stragi commesse su civili inermi dal suo esercito nell’ultima guerra non deve pagare neppure un euro di risarcimento per le vittime di quei crimini contro l’umanità, in quanto la Germania come stato sovrano gode del diritto all’immunità.

La Germania per il deficit di bilancio della Grecia non le ha riconosciuto alcuna sovranità e ha preteso di stabilire tempi e modi con i quali la Grecia deve pagare.

E’ vero in Europa abbiamo un problema e non è la Grecia, è la Germania.