venerdì 10 aprile 2009

Funerali di Stato della Città del Vaticano

Tutti credono di stare assistendo ora a funerali di Stato, dello Stato italiano. No stanno assistedo a funerali organizzati e presieduti da autorità dello Stato della Città de Vaticano.
Con rara sensibilità la cerimonia è infatti presieduta dal Segretario di Stato della Città del Vaticano Mons. Bertone e partecipa anche il Segretario particolare di Benedetto XVI quale segno di massima attenzione da parte del Papa.
La cerimonia ci hanno informato i telecronisti è stata preparata ieri in Vaticano.
I rappresentanti dello Stato italiano anche oggi ascolteranno l'omelia del Segretario di Stato vaticano Bertone e non l'omelia del Vescovo della Chiesa locale o di qualche sacerdote rappresentante la comunità direttamente colpita dal terremoto.
Gli abruzzesi sono stati espropriati della casa dal terremoto e dei funerali dalle autorità italiane e di un altro Stato.
Gli abruzzesi vedranno alla fine di questi funerali di Stato vaticano, i vari elicotteri, quello del Capo del Governo, quelli di altre autorità alzarsi in cielo ed andarsene e tornarsene da dove sono venuti, lontani anni luce dalle loro condizioni attuali di terremotati.
Ora ha iniziato il Segretario di Stato vaticano Cardinale Bertone la sua omelia con la quale siamo certi ci insegnerà ancora una volta come bisogna vivere ma soprattuto come bisogna morire.

Specialisti in funerali di Stato

Poco prima delle 11,00 è giunto in elicottero il Capo del Governo, quello che ha dichiarato "Non credo al dolo". E' stato inquadrato mentre si aggirava tra le bare con le mani congiunte e l'aria affranta. Poi è passato davanti ai parenti confortando gli uni e gli altri.
Quello del "Non credo al dolo" può dichiarare questo e contemporaneamente abbracciare quelli che sono morti di "Non dolo", ma evidentemente per "grazia ricevuta".
Sono certo che quello del "Non credo al dolo" non ha incontrato tra i parenti i genitori nè la sorella di uno degli studenti che è morto nello studentato universitario.
Poi sono giunti uno ad uno i politici. Specialisti nel frequentare funerali di Stato. Specialisti del "Non dolo". Non si fermano davanti a nulla, non si fanno da parte davanti a nulla, nemmeno davanti a bare e bare allineate.

Il non credente

Abbiamo visto, due esempi fra tutti, edifici pubblici come alcuni reparti dell'ospedale dell'Aquila e la casa dello studente, gravemente danneggiati o crollati.
Abbiamo visto interi paesi rasi al suolo, come bombardati.
Il nostro Capo del Governo, rispetto a questo, ha dichiarato "Non credo al dolo".
E' questo l'uomo che ha in mano il Governo italiano, che pensa continuamente per noi, che ci garantisce, uno che non crede al dolo.

giovedì 9 aprile 2009

Abruzzo: il palinsesto che fa vincere in TV

L'Abruzzo e l'Aquila sono diventati luoghi dove si aggirano decine e decine di troupe televisive che producono ore e ore di programmazione e quindi di pubblicità a costo irrisorio.
Infatti l'evento, il terremoto e gli attori, i terremotati, sono gratis.
La normale programmazione è stata infatti stravolta. I programmi in palinsesto non sono andati in onda, sostituiti da ore e ore di giornalisti che si aggirano tra i terremotati importunandoli con domande demenziali tipo "Non ha mangiato perchè non ha appetito?", oppure "Come si sente ad avere perso la casa?". E poichè i programmi vanno avanti anche fino all'una ed oltre della notte, questi giornalisti vanno a svegliare bussando ai finistrini, persone che dormono in auto per chiedere "Perchè dormite in auto?" o cose del genere.
Una giornalista su RAIUNO al TGUNO ha fatto l'elenco dei grandi ascolti che hanno avuto le trasmissioni Rai dedicate al terremoto, citanto cifre, programmi, record di ascolti, primati raggiunti.
Il grande set d'Abruzzo frutta giorno dopo giorno trasmissioni televisive, ore ed ore di pubblicità che diversamente dalla normale programmazione non è stata sospesa.
Si passa così dal vedere il dramma della morte e della distruzione al messaggio pubblicitario: "Diarrea, flatulenza......" o cose del genere.
Il terremoto è diventato un contenitore pubblicitario potentissimo che produce ascolti che non si raggiungono con la normale programmazione.
Programmazione che viene spostata in avanti così da avere già materiale pronto per le prossime settimane ancora da mandare in onda e già ammortizzato.
Il terremoto una vera e propria disgrazia per gli abruzzesi, una vera e propria manna per i network televisivi.

Abruzzo: un Salvatore si aggira fra le macerie

C'è un Salvatore che si aggira fra le macerie dell'Aquila, vola sui borghi distrutti, veglia per tutti noi.
Un Salvatore che dice "Garantisco io per la ricostruzione", evidentemente credendosi immortale, vista la sua età e visti anche i tempi di ricostruzione dopo precedenti sismi.
Un Salvatore che in quanto tale prescinde dalla legge. Infatti in uno Stato di diritto la sola garanzia è data dalla legge e non da quella personale e metafisica di "Un Salvatore".
Un Salvatore che da ieri,aveva detto,sarebbero iniziati i sopraluoghi dei paesi e delle case lesionate "stanza per stanza, crepa per crepa", mentre ancora oggi la terra trema quasi come lunedì notte. Se non si è in grado di prevedere l'inizio dei terremoti, difficilmente se ne può prevedere la fine. Che crepe si possono valutare fino a che non cessa la causa di quelle crepe?
Un Salvatore che abbraccia vecchiette terremotate che gli si abbandonano contro, lui protetto con l'elmetto dei vigili del fuoco e le vecchiatte senza nulla in testa.
Un Salvatore che fa votare leggi in cui si parla di federalismo e che annuncia di avere pensato di dividere per 100 le zone terremotate e di affidarne ognuna, per la ricostruzione, ad altrettante Province italiane, Province all'oscuro di tutto.
Il Salvatore penza che federalismo sia il sistema con il quale il centro distribuisce alla periferia ciò che decide il centro. E' invece esattamente il contrario. In una federazione si uniscono le volontà o meno dei federati: lo vada a chiedere agli svizzeri.
Il Salvatore non manca di fare avere la sua diuturna presenza nei luoghi terremotati, una presenza che penserà evidentemente taumaturgica.
Per fortuna che a Capo del Governo c'è un Salvatore.

Abruzzo: terremoto anche sulle scuole

In Abruzzo, come quasi tutti gli edifici pubblici costruiti da privati, anche le scuole sono inagibili dopo il terremoto.
Il terremoto naturale era stato però preceduto da un terremoto governativo che ha tagliato per l'anno scolastico 2009/2010 per la sola scuola primaria, cioè le elementari, 9.967 di insegnanti.
Per l'Abruzzo in particolare i tagli sono di 300 insegnanti.
Quindi prima del terremoto in Abruzzo il Governo aveva reso inagibili 300 insegnanti, tagliandoli dal corpo docente.
In Abruzzo ha fatto più danni il Ministero dell'Istruzione alla scuola primaria che il terremoto.

martedì 7 aprile 2009

Il sesso dei terremoti

Striscia la Notizia, Canale 5, e Porta a Porta, RaiUno, uniti nella lotta nel proporci la domanda: "qual'è il sesso dei terremoti?".
Striscia e Porta a Porta ieri sera hanno mandato in onda, quel ricercatore che dice di avere previsto questo e di poter prevedere in generale i terremoti.
Vale a dire, allo stato delle cose, si tratta di impostare una discussione che ha la stessa consistenza di quella di alcuni secoli fa sul sesso degli angeli.
Una cosa è invece incontrovertibile e cioè quella che l'ingegneria edilizia è in grado di costruire edifici che resistono ai terremoti.
Partendo da questo assunto è facilissimo individuare le responsabilità per esempio, di chi pochi anni fa ha fatto costruire - istanza politica - ed ha costruito - istanza tecnica - per esempio l'ospedale dell'Aquila che dopo il terremoto è quasi del tutto inagibile.
E' facile individuare nome, per nome, carica per carica, responsabiltà per responsbilità di chi ha avuto un qualsiasi ruolo riguardante una qualsiasi costruzione pubblica.
E poichè i nostri politici hanno una vita politica mediamente molto lunga sono presumibilmente troppo pochi gli attivi sul territorio nazionale, che possono prendere le distanze da tutto ciò.
Stiamo pur certi che nessun media si prenderà la briga di andare a chiedere conto a chi ha avuto a che fare a qualsiasi titolo e livello con la costruzione dell'ospedale dell'Aquila, oppure dello studentato universitario, dove sono morti giovani studenti, e così via.
Questo è uno dei casi in cui si comprende molto bene perchè i politici non fanno una legge che vieti di presentarsi alle elezioni, dopo due mandati di un qualsiasi carica elettiva. Più stanno a capo degli organi di governo o di amministrazioni pubbliche e meno ci sarà la possibilità che qualcuno chieda loro conto del loro operato, poichè quel qualcuno sono sempre loro.
Oggi utilizzano perfino le elezioni europee per farsi pubblicità, per moltiplicare la propria immagine, sapendo fin da ora che se eletti dovranno dimettersi per incompatibilità con le cariche che ricoprono in Italia.
Così raggiungono due obiettivi: la pubblicità sul proprio nome e la gratitudine perpetua di chi metteranno al loro posto.
Per questo, e non solo, nei prossimi giorni vedremo il trionfo della retorica del dolore, della mistica del dolore, rappresentata con la diffusione delle immagini di funerali celebrati dal Vescovo, con le autorità unite nella lotta ad una emergenza che è un'altra occasione per vederli.
Il vero dolore senza retorica e senza mistica, lo vivranno nel loro intimo e sole - come sono state lasciate vivere sole nelle loro case che erano già loro bare - quelle persone che hanno perduto altre persone a loro care.
Per questo già da ora e - ma speriamo di no - nei prossimi giorni si parla e si parlerà del sesso dei terremoti.

lunedì 6 aprile 2009

Macerie!

Sono quasi dieci ore che L'Aquila e dintorni ha subito un terribile terremoto di magnitudo 5.8.
Ora si viene a sapere che a L'Aquila era dal dicembre 2008 che si manifestavano scosse, via via intensificatesi fino ad una scossa di magnitudo 4, che ha preceduto quella odierna, avvenuta nei giorni scorsi.
Di queste scosse, di questi allarmi in Abruzzo a livello nazionale nessuno ha detto nulla. Gli italiani, tranne quelli che di volta in volta sono interessati, non debbono sapere mai nulla.
Gli italiani non debbono essere distratti dall'attenzione sul luccichio delle biglie di vetro che i politici e i religiosi attivi sul territorio nazionale, continuamente ci fanno girare davanti agli occhi.
Biglie di vetro, luccichii che di volta in volta si materializzano in continue fondazioni di nuovi partiti. Finte liti tra politici dello stesso schieramento per rappresentare tutte le posizioni possibili così da avere il massimo consenso. Liti vere tra politici di schieramenti opposti su finti problemi: pericolo comunista, il sesso delle cellule staminali, l'altezza dell'uno, la calvizie dell'altro, il sedere di una velina, ed altre amenità del genere.
Macerie!
Le macerie che ora si vedono in televisione sono corrispondenti alle macerie dell'informazione che fuoriescono giornalmente dagli studi televisivi sotto forma di servizi su l'ombelico del panda cinese, sull'adozione di cani, sullo stress di alcuni vegetali, o su un extraterrestre con la faccia da extraterrestre.
Ora ci sarà la sollecitazione al politicamente corretto, la corsa alla lacrima da reality.
Si chiuderà la bocca a chi si farà domande sui tre mesi di scosse telluriche in Abruzzo, con frasi come: "Ora bisogna pensare ad aiutare non a fare polemiche".
Come se non si potesse donare sangue, fare il volontario, dare una mano e nel contempo farsi delle domande sull'accaduto.
Macerie!
Si vedono macerie dentro i nostri teleschermi, sono le stesse macerie che ad ogni terremoto ci accompagnano da quasi un secolo. Macerie di case che cadono ora 2009, come sono cadute all'inizio del secolo XX a Messina.
Stesso terremoto, stesse case, stesse macerie.
Quando vi è un terremoto in Giappone della stessa intensità di quello oggi manifestatosi in Abruzzo i ricordi che lascia non sono di macerie e di morti, ma spavento e curiosità nel vedere gli oggetti che si spostano. Passata la scossa si raccolgono da terra gli oggetti ceduti e poi si continua a vivere senza pianti, nè macerie.
Il Giappone come l'Italia è una terra di terremoti. Ma diversamente dall'Italia quando ci sono terremoti non crolla nulla o quasi nulla.
Noi in Italia sappiamo chi ringraziare per queste macerie che ogni qualche anno, ci vengono regalate.
Noi sappiamo che dobbiamo ringraziare, partedo dal dopoguerra, la Democrazia Cristiana che per alcuni decenni ha espresso il Capo del Governo, il Partito Socialista Italiano, che per alcuni anni ha espresso il Capo del Governo, il Partito Comunista Italiano che per alcuni anni ha teorizzato e praticato il "compromesso storico" con la Democrazia Cristiana.
Tutti questi uniti nella lotta, non sono stati capaci, essendo su una terra altamente sismica, di mettere al primo posto di qualsiasi loro programma, che tutto ciò che si costruiva da allora in poi doveva avere come prima caratteristica di essere antisismico. In primis ed in particolare tutti gli edifici pubblici: scuole, ospedali, università etc.
Dobbiamo anche ringraziare il vari Movimenti per la Vita e la Chiesa cattolica che ha benedetto con i suoi sacerdoti scuole, ospedali, case, chiese che sarebbero crollate.
Dobbiamo ringraziare ancora la Chiesa cattolica che redarguisce continuamente i politici italiani sul dove e come si debbono mettere i preservativi, su come fare la fecondazione assistita, alimentare una persona in stato vegetativo, ma non ha mai redarguito di terremoto in terremoto, di strage in strage, di lutto, in lutto, alcun governo perchè non aveva avviato un piano per la messa in sicurezza delle case degli italiani. Quelle case in cui alla sera e alla notte vanno a trovare ricovero le famiglie italiane. Famiglie italiane che, ci dicono, essere al primo posto nel cuore del Papa.
Macerie!
Una spiegazione a questo comportamento si può trovare nel fatto che:
- la Democrazia Cristiana ha assicurato la Chiesa per 45 anni che l'Italia aveva come unico riferimento la Chiesa stessa = potere.
- il Partico Comunista Italiano ha regalato alla Chiesa il Concordato dentro la Costituzione Italiana, operazione che non era riuscita neppure a Mussolini = potere.
- Il Partito Socialista Italiano ha regalato alla Chiesa un nuovo Concordato e con esso l'8 per mille = denaro.
Chi ti regala potere e denaro è al di sopra di ogni critica, è al di sopra del bene e del male.
Macerie storiche!
Non resta che il dolore per le vittime vive e morte, mentre di lontano si vede già il volo lento e deciso degli avvoltoi che vengono a pasteggiare con il dolore degli altri.