mercoledì 16 ottobre 2013

PIERGIORGIO ODIFREDDI OVVERO IL MATEMATICO È UNA OPINIONE




“Non entro nello specifico delle camere a gas, perché di esse “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel dopoguerra. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato.”
Non entro nello specifico dell’esistenza di Hitler, perché di lui “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel dopoguerra. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato. Ma quell’uomo coi baffetti poteva essere Charles Chaplin.

Non entro nello specifico dell’esistenza delle SS, perché di loro “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel dopoguerra. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato.
Non entro nello specifico dell’esistenza del Partito Nazionalsocialista, perché di lui “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero 
della propaganda” alleato nel dopoguerra. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato.

Non entro nello specifico dell’esistenza del campo di concentramento di Auschwitz, perché di lui “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel dopoguerra. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato.

Non entro nello specifico dell’esistenza di Primo Levi ebreo internato ad Auschwitz, perché di lui “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel dopoguerra. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato.

Non entro nello specifico della mia esistenza, perché di me “so” appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dalla mia famiglia che si è presentata come tale. e non avendo mai fatto ricerche al proposito, e non essendo comunque uno storico della mia famiglia, non posso far altro che “uniformarmi” all’opinione comune. ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato, affinché credessi ciò che mi è stato insegnato.
IL MATEMATICO E’ UNA OPINIONE

OGNUNO LA PIETA’ LA RIVERSI SUL CORPO CHE SI MERITA


Tra ieri e oggi una parte dell’intellighenzia italiana che ci vuole fare credere che un fascista ed un antifascista sono la stessa cosa, si è indignata per le proteste e le manifestazioni contrarie al funerale del criminale nazista morto a 100 anni la scorsa settimana.
Si è gridato alla vendetta barbara e si è parlato di mancanza di pietà come era stato per Mussolini a piazzale Loreto il 29 aprile 1945.
È utile ricordare i fatti.
I primi ad essere esposti a Piazzale Loreto non furono i corpi dei fascisti, ma quelli di 15 patrioni antifascisti.
Il 10 agosto 1944 a piazzale Loreto vennero infatti uccisi lì in mezzo alla strada 15 partigiani antifascisti da un plotone della fascista legione Muti che collaborava con i tedeschi occupanti.
I corpi ammucchiati a terra come spazzatura vennero sputacchiati, calciati e pestati dai fascisti e dai tedeschi. Fu una esibizione di pura ferocia.
Infatti in quel tempo piazzale Loreto era il punto di convergenza del pendolarismo milanese verso le fabbriche della Brianza e di quello della provincia verso Milano; quindi i nazisti e i fascisti lo scelsero per puro terrorismo sia verso la popolazione sia verso la Resistenza antifascista. Il maggior numero possibile di persone doveva vedere e sapere. Quella di piazzale Loreto fu una strage compiuta con scelte cinicamente studiate. Le vittime  non furono scelte a caso. Tra i quindici è rappresentato l’intero arco delle forze che partecipò alla Resistenza: azionisti, socialisti, comunisti, cattolici.
In onore della loro memoria i loro nomi sono:
Antonio Bravin, Giulio Casiraghi, Renzo Del Riccio, Andrea Esposito, Domenico Fiorani, Umberto Fogagnolo, Giovanni Galimberti, Vittorio Gasparini, Emidio Mastrodomenico, Angelo Poletti, Salvatore Principato, Andrea Ragni, Eraldo Soncini, Libero Temolo, Vitale Vertemati.
Questa barbarie è avvenuta a piazzale Loreto prima di quella dell’esposizione del corpo di Mussolini e dei suoi fascisti.
Questa barbarie non la raccontano mai i pietosi che oggi fremono per il corpo dell’assassino nazista.
Se i fascisti e nazisti non volevano subire vere o presunte “barbare vendette” si dovevano andare a leggere il significato di vendetta:
“offesa che si fa ad altri in contraccambio di offesa patita. Di grandi misfatti e scelleratezze si dice gridano vendetta, che cioè invocano la punitiva giustizia di Dio”.
Avessero evitato ieri di offendere la vita di innocenti internandoli, gasandoli, uccidendoli, e oggi evitassero di offendere la memoria di quegli stessi innocenti, nessuno avrebbe avuto e avrà motivo di vendetta.
Agli immensi delitti compiuti dai fascisti e dai nazisti in Italia bisogna quindi aggiungere anche quello di non avere lasciato alcun spazio alla possibilità di esprimersi della pietà umana nelle vittime della loro infinita barbarie.
E anche questo è un grande delitto.
Ognuno la pietà la riversa sul corpo che si merita: l’Italia antifascista non si merita il corpo dell’assassino nazista. La poca pietà rimasta la riserva a quel che rimane dei corpi dei suoi troppi morti uccisi dalla barbarie nazifascista.

martedì 15 ottobre 2013

ALL’INFERNO




Oggi viene celebrato il funerale a Erich Priebke
morto da 100 anni.

venerdì 4 ottobre 2013

L' INSIGNIFICANZA DI UN NON



Nel marzo scorso il sito di Beppe Grillo ci informava che:
“Il M5S è nato, per scelta, il giorno di San Francesco, il 4 ottobre del 2009. Era il santo adatto per un MoVimento senza contributi pubblici, senza sedi, senza tesorieri, senza dirigenti.”
Forse memore di ciò oggi 4 ottobre 2013 festa di Francesco d’Assisi, un non-dirigente del M5S, un non-parlamentare, un non-portavoce, un non appunto, ha messo in rete la foto di un poster affisso a Roma in cui si legge:
"Odiato dai poteri forti, amato dalla gente, cuore azzurro, Silvio non mollare!".
Il non-parlamentare 5S a commento scrive francescanamente:
“Vito Crimi – pagina
10 ore fa
“Ma vista l'età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l'ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con "Non mollare" non è che intende "Non rilasciare peti e controlla l'incontinenza" (cit. Paola Zanolli)-(https://it-it.facebook.com/vitoclaudiocrimi).

Pace e bene.

giovedì 3 ottobre 2013

QUELLI COME NOI



Sono anni che giornalmente approdano sulle nostre coste donne, uomini, bambini, vecchi come noi.
Questi sbarchi fino a qualche tempo fa erano uno dei nostri messimi problemi. Mettevano a rischio la nostra stessa sicurezza, mettevano a rischio l’Italia.
Erano una vera e propria emergenza.
Poi è stata cambiata l’emergenza da sottoporci per impaurirci e quelli come noi che sbarcano sulle nostre coste per poter vivere, non sono più – miracolo - un problema per l’Italia.
Ma loro, quelli come noi, continuano a sbarcare, continuano ad esistere. Oggi è successo l’ennesimo dramma, ma più grave di altre volte. Un barcone con 500 di quelli come noi è affondato. Ad ora non si conosce il numero dei morti.
La tragica forza delle cose farà fare qualche dichiarazione alle autorità. Qualche ministro andrà a Lampedusa.
Siamo bravi in queste circostanze: vi ricordate Berlusconi a Lampedusa quante ne ha dette?
La nostra attenzione verrà almeno per oggi, distolta dai nuovi eroi italici: Cicchitto, Alfano, Formigoni. Sono loro il nostro nuovo orizzonte!
Verrà distolta l’attenzione dall’ombelico di quei politici, ma per poco tempo, poi tornerà tutto come sempre.
Che la pietà vi rimanga in tasca.