martedì 28 febbraio 2012

IMU – “Il principio è: chi non lucra non paga

Il 27.2.2012 in una interessante intervista ad Avvenire, il sottosegretario Polillo ha detto che per l’IMU (virgolettato): “il principio è: chi non lucra non paga”.

Questo principio però non vale per tutti i cittadini italiani. Quei cittadini che possiedono non la prima, ma l’unica casa, cioè solo quella in cui abitano, evidentemente non lucrano nulla ma debbono ugualmente pagare l’IMU, e poi subiranno il forte aumento del valore catastale.

Allora il principio che fine ha fatto?

Ma evidentemente in Italia i principii riguardano solo i principi, il resto, il creduto gregge deve subire la “legge di natura” che ha stabilito anche che in questa nostra Italia si abbiano i lavoratori italiani che occupano gli ultimi posti nella scala dei guadagni medi annui europei con 23.406 euro lordi, contro i 41.100 euro lordi annui medi dei lavoratori tedeschi.

Ugualmente la stessa “legge di natura” stabilisce che in Italia i parlamentari italiani guadagnino 140.500 euro l’anno, contro i 90.000. di tedeschi.

Quindi i parlamentari italiani guadagnano sei volte di più della media di un lavoratore italiano, mentre i parlamentari tedeschi guadagnano poco più di due volte in più della media di un lavoratore tedesco.

Questi sono i principii sui quali si basa la società italiana.

Urge cominciare ad andare “contro natura”.

lunedì 20 febbraio 2012

Dal sondaggio italiani popolo di masochisti?

Da un sondaggio committente Rai-Ballarò realizzato il 13 febbraio 2012 riportato sul sito http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/, parrebbe quello italiano un popolo di masochisti. Infatti

al quesito n. 5 - “Pensando ora ai tagli della spesa pubblica e alle altre misure adottate, lei direbbe che finora le decisioni del governo abbiano colpito soprattutto…?”

il campione rappresentativo della popolazione italiana avrebbe risposto:

i più poveri 44%

la classe media 37%

i più ricchi 2%

più o meno tutti in egual misura 15%

non sa, non indica 2%

al quesito n. 8 - “Dopo questi primi 100 giorni di Governo Monti, lei direbbe di guardare al futuro con più ottimismo o pessimismo?”

il campione rappresentativo della popolazione italiana avrebbe risposto:

con ottimismo 66%

con pessimismo 28%

non sa, non indica 6%

Viste queste risposte, oltre all’ipotesi italiani masochisti rimane solo quella che il campione non fosse rappresentativo ma formato solo da “i più ricchi”.

In entrambi i casi, se così fosse, il futuro sarebbe inguardabile.

Celentano la Chiesa e la cumbia di chi cambia

Con argomenti da don Abbondio, Celentano è passato per rivoluzionario, per disturbatore della Chiesa, per coraggioso censore di preti e frati.

I preti dovrebbero nientepopodimenoche per Celentano, non occuparsi di politica e parlare esclusivamente di Paradiso, Inferno, Diavoli, Angeli etc.

Quello di Celentano è un sacerdote preconciliare, un sacerdote del Concordato tra l’Italia fascista di Mussolini e la Chiesa di Pio XI che ha sottoscritto il Concordato del 1929 impegnandosi appunto a non occuparsi di politica.

In preparazione a quel Concordato, Pio XI ha così accettato di sciogliere il Partito Popolare ed il suo fondatore don Sturzo, un prete che siccome si occupava di politica per non finire in galera è dovuto espatriare per molti anni.

Il Concordato oltre ai vantaggi normativi ed economici per la Chiesa e la Santa Sede, stabiliva l’incredibile e cioè che uno Stato sovrano straniero, nel nostro caso la Città del Vaticano, risiedesse nel cuore della capitale – Roma – di un altro Stato sovrano, quello italiano: unico caso al mondo.

Ciò ha significato immettere nella capitale d’Italia, uno Stato sovrano che ha al suo vertice un regnante Sommo Pontefice sempre maschio, eletto da un ristretto numero di maschi cardinali, eletti a loro volta dai Sommi Pontefici precedenti. Un regnante assoluto che riunisce in sé il potere legislativo, esecutivo, giudiziario e repressivo.

Una tipologia di Stato che il mondo occidentale ha da tempo consegnato alla storia e che invece Regna et Impera attivamente a Roma.

Questo per dire che la denuncia di Celentano è commovente nella sua estraneità alla realtà.

Non esiste, né mai è esistita una Chiesa che non fa politica, che non si occupi cioè di sé stessa e di ciò che serve per aumentare i propri fedeli nella missione di fare coincidere gli abitanti della terra con gli abitanti della Chiesa.

La politica della Chiesa è quella di concedere di fondare partiti quando decide e lo ritiene utile a sé. Di concedere di poter sciogliere partiti quando ugualmente lo ritiene utile. Di fare cioè tutto ed il contrario di tutto, purché serva alla propria missione. E questo non per opportunismo, bontà o cattiveria, ma solo perché è nella sua struttura, nella sua ragione di esistere che trova una sua giustificazione teologica nella lettera di Paolo, non a caso, ai Romani.

La Chiesa infatti è indifferente alle istituzioni, come è indifferente alla storia. All’indomani del Concordato, questa volta con Hitler, su L’Osservatore Romano del 27 luglio 1933 si poteva leggere che:

Non sarà infatti superfluo ricordare che la Santa Sede tratta con gli Stati in quanto tali per assicurare i diritti e la libertà della Chiesa, prescindendo da ogni considerazione o apprezzamento di altra natura.”

Ieri inserita in un progetto totalitario, quello fascista, che non ammetteva che un partito unico il Partito Fascista appunto, la Chiesa ha accettato e ringraziato la Provvidenza per avergli inviato un uomo come Mussolini.

Oggi la Chiesa in un ambiente che si dice democratico, ha accettato di avere una visione pluralista, di impegnarsi nel sociale, di impegnarsi nel fare, di essere presente nel maggior numero di partiti con i suoi fedeli politici di professione.

Ed anche Celentano nell’episodio che lo riguarda ha potuto sperimentare tutto questo.

Sì l’anatema dei Vescovi, sacerdoti e fedeli a lui sfavorevoli, ma anche – e ha ringraziato – la solidarietà di sacerdoti e fedeli a lui favorevoli.

I primi e i secondi pienamente inseriti ed al servizio della stessa Chiesa.

In questo modo la Chiesa cattolica è veramente universale in quanto può occupare ogni posizione e spazio possibile in ogni contingenza.

Celentano deve sapere che la Cumbia di chi cambia può essere cantata da lui ma anche da un sacerdote a lui contrario in contemporanea…..prescindendo.

Lo spessore della classe politica italiana

Veltroni che ha fatto la carriera politica nel Partito Comunista Italiano

ci ha detto a suo tempo che non è stato comunista.

Veltroni ci ha pure detto a suo tempo che lasciava tutto ed andava in Africa…

ed è ancora qui.

Veltroni che oggi dice: “Governo Monti? Fa cose di sinistra…”.

Lo spessore della nostra classe politica è costante nel tempo.

sabato 11 febbraio 2012

Deutsche Bank

La Deutsche Bank ha creato un nuovo prodotto finanziario: si investe sulla vita o la morte delle persone.

Scrive Stefano Rodotà: "Il caso si può così riassumere. Si individua negli Stati Uniti un gruppo di cinquecento persone tra i 72 e gli 85 anni, si raccolgono con il loro consenso le informazioni sulle condizioni di salute, e si propone di investire sulla durata delle loro vite. Più rapidi sono i decessi, maggiore è il guadagno dell'investitore, mentre il profitto della banca cresce con la sopravvivenza delle persone appartenenti al campione" (la Repubblica 8.2.2012).
Questo nuovo prodotto finanziario ci suggerisce alcune riflessioni e domande.
Questa è la qualità dell'economia che produce scommesse, con le quali non si mangia come specie umana, ma si arricchisce come singoli.
Questa è la qualità delle persone che pensano questi prodotti e quella delle banche che li vendono.
Qual è la considerazione del lavoro e della vita, oggi che ci riempiono di meritocrazia e concorrenza e poi producono scommesse sulla morte?
E' questo che esprime la concorrenza?
Cosa c'è di meritevole in tutto ciò?



Qui Europa 2012: abbiamo un problema

La Germania per le stragi commesse su civili inermi dal suo esercito nell’ultima guerra non deve pagare neppure un euro di risarcimento per le vittime di quei crimini contro l’umanità, in quanto la Germania come stato sovrano gode del diritto all’immunità.

La Germania per il deficit di bilancio della Grecia non le ha riconosciuto alcuna sovranità e ha preteso di stabilire tempi e modi con i quali la Grecia deve pagare.

E’ vero in Europa abbiamo un problema e non è la Grecia, è la Germania.