domenica 2 giugno 2013

LE RADICI DEL PIL CINESE E DEL MERCATO LIBERO


Scrive l'AGENZIA ANSA sito web 1.6.2013:
"Muore in fabbrica a 14 anni per il troppo lavoro -Trovato in dormitorio azienda che fornisce Samsung, Sony e Canon.
SHANGHAI - A quattordici anni, un ragazzino cinese che lavorava dodici ore al giorno con due brevi pause per il pranzo in una fabbrica di prodotti elettronici, è stato trovato morto nel suo letto del dormitorio dell'azienda. Una fine che ha dell'incredibile, bollata come 'morte immediata' dalle autorità che non hanno però voluto offrire maggiori indicazioni e che, al momento, è stata risarcita con poco più di 12 mila euro. Secondo testimonianze raccolte da organizzazioni che si battono per i diritti dei lavoratori in Cina, la causa della morte, avvenuta il 21 maggio, potrebbe essere attribuita al troppo lavoro. Nella fabbrica, infatti, secondo China Labor Watch, una organizzazione americana, gli straordinari erano all'ordine del giorno, anche di decine d'ore. Liu Fuzong, questo il nome del ragazzo, proveniva da una famiglia povera della zona rurale cinese. Il 27 febbraio, tramite una società di consulenza sul lavoro, la Dongguan Wantong Labor Dispatch Company, fu assunto alla Yinchuan Electronic Company, azienda che produce le schede madri per i computer della Asus a Dongguan, città non lontana da Guangzhou, l'ex Canton, nella provincia meridionale del Guangdong. Qui il ragazzino si presenta con un documento falso, nel quale c'era scritto che aveva diciotto anni. Senza troppi controlli da parte dell'azienda (che verrà multata dalle autorità per questo), viene assunto e messo alla catena di montaggio. Con lui lavorano molti studenti, parecchi dei quali sotto i sedici anni, nonostante sia vietato dalla legge. Tutti provenienti dalla provincia meridionale del Sichuan, tutti messi a produrre pezzi elettronici. La Yinchuan è di proprietà della taiwanese 3CEMS Group, un colosso che lavora per conto di Samsung, Canon e Sony. La Samsung ha subito fatto cancellare il proprio nome dal sito dell'azienda taiwanese, anche se attraverso ricerche su internet si trovano le prove dei loro legami. E l'azienda sudcoreana leader nel settore dei tablet e smartphone, non è muova ad accuse di sfruttamento del lavoro minorile. La stessa China Labor Watch ha più volte denunciato le condizioni pessime di lavoro in fabbriche cinesi riconducibili alla Samsung, dove sono impiegati anche minorenni. L'Ong americana ha più volte denunciato le condizioni di lavoro alla Foxconn, l'azienda taiwanese tristemente famosa come 'la fabbrica dei suicidi' per gli oltre venti suicidi tra i suoi operai nel 2010. Gli ultimi tre suicidi si sono registrati tra la fine di aprile e la metà del mese scorso. Ma in Cina si muore anche per il troppo lavoro, oltre che per il cattivo lavoro. Pochi giorni fa un giovane di 24 anni è morto sul posto di lavoro per il troppo lavorare. Secondo le stime ufficiali, in Cina si contano 600mila morti all'anno per troppo lavoro, in prevalenza colletti bianchi impiegati nelle grandi città.


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