In Sud Africa sta accadendo che “i neri” sudafricani cacciano ed anche uccidono neri immigrati, per esempio, dallo Zimbabwe, la ex Rhodesia.
Secondo la storia che noi studiamo erano i bianchi che usavano violenza ai neri. Erano i coloni bianchi che utilizzavano gli schiavi neri per il loro bisogni.
La storia così raccontata è il frutto della “Storia come maestra di vita”. Della storia come facente parte di un disegno sia esso Teo od aTeo.
Una storia che è come un catechismo dove ad ogni domanda corrisponde una risposta chiara, precisa ed esaustiva.
Ma fratelli neri che uccidono fratelli neri smentiscono tutta questa costruzione. Non esistono colori, popoli, ideologie o religioni buoni o cattivi per definizione.
Tra i Watussi – per noi italiani simpatici protagonisti di una canzone per l’estate di tanti anni fa – il sentimento di superiorità verso popolazioni come i Bantù è del tutto normale.
Ciò non toglie che fra mille contraddizioni furono proprio gli inglesi a porre fine alla tratta degli schiavi cui partecipavano dei re africani.
Ciò non toglie che “i bianchi” abbiano partecipato alla tratta degli schiavi: il nero schiavista non fa il bianco non schiavista e viceversa.
giovedì 22 maggio 2008
Sud Africa: non solo i bianchi
Etichette:
bianchi,
neri,
schiavi,
Sud Africa
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento