Da Dagospia 26 maggio 2013:
“DAGOREPORT
- La delibera e', manco a dirlo, la numero uno del
2013. È stata assunta dal Consiglio di presidenza del Senato lo scorso 3 aprile
su proposta dei senatori questori e, in barba alla crisi economica, alla
disoccupazione giovanile e a quant'altro sta strangolando il Paese, assegna per
quest'anno ventuno milioni e 344 mila euro ai gruppi parlamentari del Senato.
Il meccanismo e' molto semplice: c'è' una dotazione
minima di 300 mila euro per ogni gruppo parlamentare e una quota variabile di
59.200 euro per ciascun senatore che fa parte del gruppo. Il contributo, com'è
giusto che sia, viene corrisposto in quattro rate trimestrali anticipate il
primo giorno del trimestre cui si riferisce l'erogazione.
Di conseguenza il Pd, che ha 107 senatori, riceve
sei milioni e 634 mila euro, al Pdl (che ne ha 91) viene accreditata sul
proprio conto corrente del Senato la somma di cinque milioni e 687 mila euro,
il Movimento 5 Stelle tre milioni e 437 mila euro in base a 51 senatori, Scelta
("Sciolta") Civica un milione e 543 mila e 200 euro per 21 senatori
tra i quali c'è anche Casini Pierferdinando, la Lega Nord incamera un milione
247 mila e 200 euro per 16 senatori. E così via, sino al gruppo misto e agli
altri due gruppi presenti in Senato. Totale, appunto, 21 milioni e 344 mila
euro per quest'anno.
Tali contributi vengono giustificati dal fatto che
bisogna pagare i dipendenti dei gruppi. In realtà, pagati i dipendenti,
l'avanzo e' notevole e viene utilizzato discrezionalmente dai gruppi stessi.
Ovviamente, alla Camera dei Deputati una delibera analoga ha dato il via alla
grande spartizione, per una cifra più che doppia visto il numero dei
componenti.
Nessuno, grillini compresi, ha protestato, nessuno
(grillini compresi) ha ritenuto di intervenire per ridurre al minimo
indispensabile l'esborso a carico del bilancio di Camera e Senato, bilancio che
è a carico delle casse pubbliche di questo disperato paese dove tutti parlano
di tagli ai costi della politica ma nessuno muove un dito quando concretamente
si dovrebbe farlo.”
P.S. Questo è il terzo grado di finanziamento:
- c'è quello ai partiti;
- c'è lo stipendio ai parlamentari;
- e c'è il finanziamento ai gruppi parlamentari.
Prendono soldi quando si presentano come partiti, quando si presentano come parlamentari e quando si presentano come gruppi parlamentari: ma sono sempre gli stessi.
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