domenica 21 aprile 2013

A OGNUNO IL SUO GREGGE: L’ULTIMO DEI PECORAI




Ci ricordiamo Bossi che diceva al proprio gregge di avere milioni di persone con le armi pronte a lottare per la Padania?
Ce lo ricordiamo Berlusconi cosa ha detto al proprio gregge a proposito del Parlamento, dei Magistrati di qualsiasi istituzione che percepisce come a lui ostile?
Vediamo in questi giorni  Grillo, l’ultimo della serie, cosa dice al proprio gregge dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: è un colpo di Stato.
Come ogni pecoraio che si rispetti ognuno di questi manda avanti le proprie pecore.
Grillo ieri ha avuto un comportamento esemplare in questo senso.
Ha gridato al colpo di Stato. Ha invitato  gli italiani ad andare in milioni tutti a Roma che lui sarebbe arrivato per vincere o “morire” (si intende solo politicamente e comunque di morte lenta).
Non ha né vinto, né è politicamente morto: semplicemente non si è presentato all’appello da lui stesso lanciato.
Ci trattano come pecore e noi non capiamo proprio per questo che non sono uomini politici ma solo pecorai (con tutto il rispetto per tutti i pecorai veri).


P.S. – E i dirigenti del Partito Democratico?
Pecorai senza gregge.


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