Una logica senza
futuro:
Era colpa degli ebrei
se la divisione del lavoro nei regimi fascisti e nazisti prevedeva per loro
prima la perdita del lavoro pagato, e poi l’obbligo del lavoro forzato e
gratuito.
È oggi colpa degli
italiani se il PIL è a segno negativo. La causa? Siamo poco competitivi e
produttivi e troppo costosi.
Quasi giornalmente
si leggono articoli che indicano nella poca voglia di lavorare degli italiani
la causa della crisi, con aneddoti del tipo:
“recatomi in una agenzia di
reclutamento del personale(*), mi sono sentito dire che ormai loro non propongono
più giovani italiani ma solo extracomunitari perchè si sono stancati di fare
figuracce con i clienti. Sono rimasto, sulle prime. sconcertato. Poi mi hanno
spiegato che non è che manchi il lavoro, anzi, le opportunità ci sono ma manca
la voglia di lavorare, pensi un pò come siamo ridotti”
Oppure con queste conclusioni:
“basterebbe abrogare lo statuto dei
lavoratori ed il famigerato art. 18 e i due problemi italiani, disoccupazione e
produttività si risolverebbero miracolosamente”.
Chi dice questo
sarebbe utile che ricordasse che il
costo del lavoro è una voce tra le tante che va a formare il costo del
prodotto finito. Ed il nostro costo del lavoro è tra i più bassi dell’UE.
Questa è una logica
senza futuro, che farà salutare come rivoluzionario il primo che un
giorno si alzerà dalla massa dei "manca la voglia di lavorare" e proporrà la soluzione finale al problema al grido:
LAVORARE GRATIS, LAVORARE TUTTI.
Allora ci saranno problemi anche per gli extracomunitari, poiché
saremo diventati tutti extracomunitari.
Pensate un po' come saremo ridotti.
(*) "agenzia di reclutamento del personale"? ma in che secolo siamo?
Nessun commento:
Posta un commento