domenica 11 gennaio 2009

Terra Santa 2009: l'uso dei morti

C'è un particolare nella guerra tra Hamas e Israele: la differenza nella potenza militare.
I razzi di Hamas seppur numerosi e non certo intelligenti - sono talmente grezzi che cadono dove cadono senza alcuna distinzione neppure annunciata tra obiettivi militari e non - hanno una potenza distruttrice abbastanza scarsa: si parla di feriti e raramente di morti tra gli israeliani. Il danno che Hamas fa ad Israele è quindi irrisorio rispetto a ciò che riceve da esso.
La potenza di fuoco di Israele è invece altamente distruttiva, eppure Hamas non approfitta della mobilitazione internazionale, che chiede un cessate il fuoco di entrambi i fronti ed anzi continua a lanciare razzi su Israele, razzi che seppur minacciosi hanno un risultato militarmente quasi nullo.
Hamas non ha quindi alcuna prospettiva militare di successo dalle ostilità in corso. Non è questo l'obiettivo di Hamas.
Hamas non si augura un minor numero di morti tra la popolazione palestinese, cioè tra gli elettori che hanno eletto come propri rappresentanti i suoi uomini.
Si augura che la carneficina aumenti di giorno in giorno. Migliaia di morti, migliaia "di martiri" uguale migliaia di imprinting, uguale migliaia di futuri seguaci di Hamas.
Questa scelta solleciterà le peggiori pulsioni anche in campo israeliano che si giustificherà restringendo sempre più la differenza tra la base palestinese e i leader di Hamas.
Hamas ha usato prima le elezioni come ora utilizza i morti. E' un comportamento che noi italiani conosciamo bene.
Ecco come Maria Antonietta Maciocchi,vissuta all'interno del P.C.I. per molti anni, descriveva nel 1980 un incontro con alcuni esponenti dell'allora P.C.I. in vacanza a Panarea, che commentavano la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto di quell'anno: "L'indomani, al bar del villaggio, a proposito della strage di Bologna, il Barbone commentò:- Hai visto le foto di Pertini che abbraccia Zangheri? Questo fa gioco al nostro partito, serve a noi, è come se il Presidente riconoscesse che siamo i soli a poter governare - .
L'interlocutore [...[]gli gridò: - Ma come puoi vedere la strage di ottanta esseri umani, sotto la luce degli interessi del partito? -.
Ma la frase del Barbone conteneva una verità: morti, guerre, stragi, terremoti, tutto doveva fin dalla nostra giovinezza essere spiegato nell'interesse del Partito."
(M.A. Maciocchi, Duemila anni di felicità, Mondadori, Milano, 1983, pag. 192).
Oggi nel resto del mondo si vedono giovani sotto bandiere con svastiche e giovani sotto bandiere con falce e martello uniti nella lotta a bruciare bandiere di Israele ed accusare chi protesta per questo che: "Protestano per uno straccio bruciato....ma non per i bambini bruciani dalle incursioni dell'esercito israeliano", loro che si augurano che la carneficina continui, come quei vecchi fascisti e comunisti che si nutrivano della morte e del dolore degli altri per poter esistere.


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