giovedì 29 maggio 2008

(2) Federalismo fiscale: addizionale regionale, addizionale comunale

Ma l’Italia è uno Stato fortemente centralizzato, la cultura del centro è in ogni dove: si cura il centro delle città; si salvaguarda il centro di ogni cosa compresa la virtù che è logicamente in centro.
Il federalismo che si va annunciando oltre ad essere una contraddizione in termini - federare politicamente significa avvicinare tante parti divise e non dividere una unità – rischia di moltiplicare il centro in tanti centri quanti sono per esempio le Regioni od i Comuni.
Anche le Regioni ed i Comuni hanno così comportamenti che sono un “copia incolla” di quelli del Governo centrale.
Per capire meglio questo concetto è bene esaminare una tassa di cui nessuno parla e che la maggior parte dei contribuenti ne ignora l’esistenza: si tratta dell’Addizionale regionale all’IRPEF e dell’ Addizionale comunale all’IRPEF, tasse che incassano le regioni ed i comuni in cui si abita.
Una tassa di cui nessuno parla perché è nascosta ed automatica.
Una tassa per la quale un contribuente con un reddito annuo di 26.500 Euro che vive nella Regione Emilia Romagna e nel Comune di Bologna ha pagato negli anni dal 2005 al 2007, le seguenti cifre:
Anno 2005 - Add. Regionale E. 229,00
Anno 2006 – Add. Regionale E. 239,00 + 4,4%
Anno 2007 - Add. Regionale E. 375,00 + 56,5%
Ciò significa che dal 2005 al 2007 l’addizionale Regione Em. Romagna è aumentata del 63,5% (229,00 x 63,5% = E. 374).
Per brevità si tralascia di riportare gli importi dell’addizionale comunale che ricalcano gli aumenti di quella regionale e che del resto ogni lavoratore dipendente può vedere nel propri CUD di ognuno di questi anni.
L’aumento del prezzo del pane, della pasta, del latte di cui sentiamo e leggiamo quasi tutti i giorni, è costato e costa molto meno al singolo che non l’aumento, del tutto ignorato, delle varie addizionali.
Nessuna carica istituzionale della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, né delle opposizioni nelle medesime istituzioni ha spiegato o chiesto di rendere ragione se non dell’esistenza e dell’utilizzo di quelle addizionali, almeno di tali aumenti i cui incrementi nei tre anni non sono stati raggiunti nemmeno dal prezzo del petrolio che ha come riferimento non un comune od una regione, ma il mondo intero.
Se poi vogliamo restare in Italia si può osservare che il prezzo della benzina ha avuto nei tre anni esaminati questo andamento:
2005 costo medio annuo benzina E. 1,22 litro
2006 costo medio annuo benzina E. 1,28 litro + 5%
2007 costo massimo raggiunto E. 1,37 litro + 7,1%
con un aumento nei tre anni del 12,5% (1,22 x 12,5% = E. 1,37)


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