giovedì 29 maggio 2008

(7) Sistema fiscale: il lavoratore dipendente, incapace di intendere e di volere.

Il sistema fiscale introdotto negli anni ’70 ha indebolito la posizione dei lavoratori dipendenti che nel momento della celebrazione della loro “forzata onestà contributiva”, sono trattati perciò stesso come evasori sia pure potenziali in quanto impossibilitati ad esserlo.
Pur “versando” le tasse per intero i lavoratori dipendenti risultano non avere “capacità contributiva”, non decidendo infatti di pagarle. Chi non ha “capacità contributiva”non esiste socialmente.
Quindi “soggetti” fiscali che diventano “oggetti” ai quali non si deve alcuna spiegazione: l’automatismo di prelevamento nel quale chi “versa” non ha nessuna parte attiva facilita la dimenticanza delle istituzioni che introducono od aumentano tasse, perfino di comunicarlo al tassato.
E le altre componenti sociali che pagano le tasse?
Nulla. Continuano a pagarle direttamente allo Stato. Hanno un rapporto diretto con lo Stato.


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