venerdì 2 maggio 2008

I replicanti

In questi giorni è ritornato in primo piano il corpo. Il corpo vivo, il corpo offeso, il corpo incorrotto.
Il corpo vivo, che gioioso riempie la mano che lo accarezza.
Il corpo offeso della donna austriaca violentata per anni dal proprio padre, dal quale ha avuto molti figli che hanno il padre ed il nonno in una unica persona: un mostro a due teste.
Ma è il corpo incorrotto di San Pio che desta più interesse. Tolto dalla tomba in mondovisione, trattato e poi posto in una teca trasparente, con la sua faccia coperta dalla sua faccia in silicone provenente dal Museo delle Cere di Londra.
Con le sue mani ricoperte da guanti per nascondere le stigmate che non ci sono.
E’ davanti al corpo di San Pio che passano migliaia di persone che vedono quello che non è.
E’ interessante ricordare che per quasi tutto il XX secolo in una capitale d’Europa, Mosca, davanti al corpo incorrotto di Lenin sfilarono milioni di persone che professavano il credo aTeo, così come oggi a San Giovanni Rotondo quelle che sfilano davanti al corpo di San Pio, professano la fede in Teo.
Corpo incorrotto che forse fra qualche secolo si potrà vedere esposto in un museo, come ora nei musei andiamo a vedere le mummie egiziane.
Corpo incorrotto che in quella teca forse è già in un museo senza che noi lo sappiamo.


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