Ancora una volta beppegrillo.it nel suo sito ricorda il Codice di
comportamento a quelli che ritiene i suoi personali deputati e senatori.
Sa benissimo perché lo ha sottoscritto nello Statuto, quello vero
firmato davanti ad un notaio, che gli eletti nel M5S come ogni altro
parlamentare eletto esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato. Un
modo per poter esercitare liberamente questa prerogativa la Costituzione lo
individua nel voto segreto.
Se come dice, beppegrillo.it ha fatto sottoscrivere ai suoi candidati
qualcosa di contrario alla Costituzione, chi è il traditore?
Beppegrillo.it ha una gran concezione degli elettori e degli eletti
nelle sue liste: alla prima votazione cerca già dei traditori. Dove ci sono
traditori di solito ci sono anche delle spie: bell’ambientino.
I parlamentari del M5S sarebbero traditori se non seguissero la
Costituzione per obbedire al
Codice di comportamento e non viceversa.
Invece di richiamare ogni giorno all’ordine, all’obbedienza quelli che
lui crede siano i suoi dipendenti eletti nelle liste M5S, in nome della
trasparenza si potrebbe chiedergli di pubblicare il verbale della sua elezione a Presidente del M5S, ma non potrebbe farlo perchè non c'è quel verbale. Beppegrillo.it non è stato eletto da nessuno, a quella carica si è eletto da solo.
Potrebbe invece pubblicare sul suo sito beppegrillo.it l’atto costitutivo
del 18 dicembre 2012 e lo statuto con i quali è nata l’associazione denominata
M5S: perché è il capo di un movimento politico che deve rispondere delle sue
azioni ai cittadini prima di tutti.
E già che c’è ci dica chi ha composto il Codice di comportamento e il
non statuto versione 1° dicembre 2009.
P.S. - Lui dice che la rivoluzione del M5S è come la rivoluzione francese ma senza ghigliottina. La rivoluzione francese si sa come è andata a finire: con Napoleone che prima ha fatto la rivoluzione e poi si è incoronato da solo.
Facendo le debite proporzioni beppegrillo.it si è incoronato da solo prima di fare la rivoluzione.
Anche questo è un segno dei tempi.
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