venerdì 13 febbraio 2009

Generi di prima necessità: lavori Teatro S. Carlo di Napoli e contributi ai giornali di partito

Due vere e proprie emergenze nazionali sono state affrontate.
La prima. E’ ripresa la programmazione lirica al Teatro San Carlo di Napoli. Infatti nonostante siano in corso i lavori di restauro gli stessi sono divisi in tre semestri (da luglio a dicembre), dal 2008 al 2010 in modo da consentirne l’attività.
Un Comunicato Stampa del Teatro San Carlo, informa che:
“Stucchi, dipinti, ori, bassorilievi, poltrone, tende riacquisteranno l’antico colore, rinasceranno sotto le cure di esperte mani che lavorano incessantemente giorno e notte, da agosto, per consegnare puntualmente la sala rinfrescata.
Sì, perché tra le novità c’è un nuovissimo e modernissimo impianto di climatizzazione che permetterà una programmazione di spettacoli anche nei mesi più caldi.”
Il Comunicato ci informa pure che:
“Le prime due fasi costeranno 50 milioni di euro, stanziati dalla Regione Campania.”
Finalmente una buona notizia.
Chi vive ai margini della società – ed anche qualche clandestino se educato - avrà così modo di non interrompere l’abitudine di frequentare il Teatro San Carlo. D’estate potrà, tra stucchi, dipinti e ori usufruire del modernissimo impianto di climatizzazione e trovare refrigerio. D’inverno potrà scaldarsi e, finito lo spettacolo, andare a dormire su una panchina o in un dormitorio pubblico.
La seconda. Il governo ha posto la fiducia sul maxi-emendamento “milleproroghe”, che è stato approvato e che contiene, tra l’altro, una norma che garantisce gli aiuti di Stato ai giornali di partito:
“anche senza il requisito della rappresentanza parlamentare, che – si legge nel nuovo testo - «non è richiesto per le imprese e per le testate di quotidiani o periodici che risultano essere giornali od organi di partiti o movimenti politici, che alla data del 31 dicembre 2005 abbiano già maturato il diritto ai contributi».
Ancora una buona notizia quindi. Questi soldi a tutti i giornali di partito contribuiranno, siamo certi, alla pacificazione nazionale. Infatti anche se ci sono molti giornali di partito, se vivono del medesimo finanziatore c’è speranza che stemperino le intemperie e preparino il terreno per giungere alla pacificazione totale, quella in cui non ci saranno più divisioni tra il popolo, perché ci sarà un solo partito, il partito del PU, il partito del Popolo Unico.


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